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Capire l’Italia attraverso Sanremo: storia e significato del Festival della Canzone Italiana (+video)

4–6 minuti

Ciao! 👋

Ogni anno, a febbraio, milioni di italiani si riuniscono davanti alla TV per un evento che è molto più di una gara canora: è un rito collettivo, una festa nazionale, un termometro della società.
Stiamo parlando del Festival di Sanremo, la manifestazione musicale più famosa d’Italia, capace di far discutere, emozionare e — a volte — dividere il pubblico.

Ma da dove nasce questa tradizione? E perché è così importante per gli italiani?

  1. Le origini: un’Italia da ricostruire (1951–1960)
  2. Gli anni ’60–’70: tra beat, crisi e rivoluzione
  3. Anni ’80–’90: il ritorno del pop e l’era della TV
  4. Anni 2000–2010: tra crisi e cambiamento
  5. Dal 2020 a oggi: Sanremo diventa virale
  6. Perché Sanremo conta

Le origini: un’Italia da ricostruire (1951–1960)

Il Festival nasce nel 1951, nella sala delle feste del Casinò di Sanremo. Il pubblico è elegante, composto. Le canzoni sono melodiche, romantiche, spesso malinconiche. Parlano d’amore, di speranza, di vita quotidiana.

È un’Italia che vuole dimenticare la guerra e guardare avanti. La musica serve anche a questo: a dare conforto e leggerezza. Il Festival è trasmesso alla radio, e nel 1955 arriva anche in televisione. Entra nelle case degli italiani, diventa familiare.

🎶 “Grazie dei fior” – Nilla Pizzi (1951)
La prima canzone vincitrice del Festival, emblema dell’Italia che vuole emozionarsi e ripartire.

Sanremo è la canzone che consola, l’Italia che vuole tornare a sorridere.

PAOLO limiti (conduttore e autore)


Gli anni ’60–’70: tra beat, crisi e rivoluzione

Negli anni ’60, con il boom economico, cambiano i suoni e i volti del Festival. Arrivano artisti come Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu), che porta una ventata di modernità, e cantanti internazionali che duettano con gli italiani. È il periodo in cui Sanremo lancia canzoni che faranno il giro del mondo.

🎶 “Nel blu dipinto di blu (Volare)” – Domenico Modugno (1958)
Anche se non ha vinto, è forse la canzone italiana più famosa di sempre, simbolo di ottimismo e libertà.

🎶 “Io che non vivo (senza te)” – Pino Donaggio (1965)
Un classico melodico italiano che è stato tradotto in molte lingue.

Negli anni ’70, però, l’Italia è attraversata da tensioni sociali e politiche. Sanremo sembra scollegato dalla realtà. Il festival entra in crisi, perde ascolti, viene percepito come vecchio e fuori moda.

🎶 “Ciao cara come stai?” – Iva Zanicchi (1974)
Canzone romantica e tradizionale, in un periodo pieno di incertezze.

🎶  “Bella da morire” – Homo Sapiens (1977)
Una canzone più leggera, che riflette il gusto pop del momento.

Mentre le piazze gridano, Sanremo continua a cantare d’amore.

commento di un giornalista RAI, 1977

Anni ’80–’90: il ritorno del pop e l’era della TV

Con gli anni ’80, Sanremo si reinventa. Diventa uno spettacolo televisivo a tutti gli effetti, con scenografie, ospiti internazionali, varietà e comicità. Nascono le “vallette”, la gara dei giovani, le polemiche annuali. È il Sanremo dei record, delle liti in diretta, delle canzoni tormentone.

🎶 “Felicità” – Al Bano e Romina Power (1982)
Non ha vinto, ma è ancora oggi una delle canzoni italiane più conosciute all’estero.

🎶 “Sarà quel che sarà” – Tiziana Rivale (1983)
Vincitrice che rappresenta lo stile musicale dell’epoca.

🎶 “Adesso tu” – Eros Ramazzotti (1986)
Un successo che ha lanciato la carriera internazionale di Ramazzotti.

Negli anni ’90, il Festival lancia star della musica italiana come Laura Pausini, Giorgia, Andrea Bocelli, che iniziano proprio dal palco dell’Ariston. La musica si apre a nuovi generi: pop, rock, rap, anche se con cautela.

🎶 “La solitudine” – Laura Pausini (1993)
Vince tra i giovani e segna l’inizio di una carriera straordinaria.

🎶 “Come saprei” – Giorgia (1995)
Una delle voci più potenti della musica italiana, con un brano elegante e intenso.

🎶 “Con te partirò” – Andrea Bocelli (1995)
Non ha vinto, ma è diventata un successo mondiale.

Sanremo è come il calcio: tutti ne parlano, anche chi dice di non guardarlo.

Pippo Baudo (storico presentatore)


Anni 2000–2010: tra crisi e cambiamento

Con l’avvento di internet, Sanremo perde centralità. I giovani lo considerano “vecchio”, le canzoni sembrano lontane dalle nuove tendenze. Gli ascolti calano, la formula appare stanca. Alcuni anni vengono ricordati più per i flop che per i successi.

Eppure il Festival resiste. Cambia conduzione, sperimenta. Si cerca un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra musica d’autore e pop commerciale. Sanremo resta una vetrina importante, anche se meno influente di un tempo.

Alcuni titoli da ricordare:

🎶 “Per dire di no” – Alexia (2003)
Una ballata intensa che conquista il pubblico.

🎶 “Che sarà” – José Feliciano & Ricchi e Poveri (remake spesso proposto)
Ritorni nostalgici che funzionano con il pubblico più adulto.

🎶 “Angelo” – Francesco Renga (2005)
Un brano dolce, dedicato a un figlio, che tocca corde profonde.


Dal 2020 a oggi: Sanremo diventa virale

Con l’arrivo alla direzione artistica di Amadeus, Sanremo si trasforma. Entra nel linguaggio dei giovani, dei social, dei meme. Sul palco salgono rapper, indie, trapper, influencer. I Maneskin vincono nel 2021 e conquistano il mondo. Nasce un nuovo Sanremo, capace di unire le generazioni, di far cantare nonni e nipoti.

Il Festival torna a fare tendenza, a dettare lo stile, a influenzare i discorsi pubblici. Non è più solo una gara musicale: è uno specchio dell’Italia contemporanea, con tutte le sue contraddizioni.

Le canzoni non solo vincono, ma restano:

🎶 “Zitti e buoni” – Måneskin (2021)
Un brano rock energico che ha conquistato prima l’Italia, poi l’Europa e gli Stati Uniti.

🎶 “Brividi” – Mahmood & Blanco (2022)
Una ballata moderna e intensa, cantata da due artisti di nuova generazione.

🎶 “Due vite” – Marco Mengoni (2023)
Una canzone poetica, tra le più amate dell’edizione.

🎶 “La noia” – Angelina Mango (vincitore Sanremo 2024)
Una cumbia moderna e riflessiva, che parla di tempi lenti e interiorità

🎶 Balorda nostalgia” – Olly (vincitore Sanremo 2025)
Una power ballad pop intensa, scritta a quattro mani e definita nostalgica ma moderna

Sanremo è un pezzo d’Italia. Cambia con noi, invecchia e si rinnova con noi.

Amadeus


Perché Sanremo conta

Sanremo è un fenomeno culturale.
È l’Italia che canta, che si racconta, che si specchia nella musica. Ogni edizione è diversa, ma in ogni edizione ci sono emozioni, ricordi, scandali, lacrime, risate.

E soprattutto: canzoni che diventano colonna sonora di un’epoca.

E per oggi è tutto, al prossimo articolo! 👋

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